La mostra permanente avrà sede a Parma e sarà ripartita in ambienti, divisi tra loro da scenografie che riproducono alcune delle più celebri opere di Verdi e uno spaccato della buca d’orchestra.
A ogni famiglia di strumenti sarà abbinata un’opera, per far immergere i piccoli nel mondo del Maestro, e parallelamente far sentire loro come, ad esempio, gli archi abbiano un ruolo di primaria importanza nel preludio dell’atto III di Traviata. In questo modo, oltre a conoscere gli strumenti, i bambini hanno modo di toccare con mano come Verdi ha voluto utilizzarli nelle proprie opere. Al contempo, l’allestimento scenografico permetterà di svelare ai più piccoli i “trucchi del mestiere”, facendo conoscere loro alcune delle figure che lavorano dietro le quinte: il macchinista, l’attrezzista e il costumista.
Non solo Verdi ma anche Toscanini, Paganini e Pavarotti sono interlocutori speciali in questo percorso di conoscenza e avvicinamento all’universo della grande musica.
Alcuni ambienti prevedono anche interazioni con i bambini, chiamati a realizzare suoni o a esperire situazioni diverse in relazione alla musica, anche con l’utilizzo della realtà aumentata.